AUTO ELETTRICHE

Auto elettriche: Una panoramica dei pregiudizi più comuni

L’elettromobilità avanza e sta prendendo piede sempre di più, in modo inarrestabile. Già oggi, ma soprattutto in futuro, la mobilità individuale sarà sempre più elettrica. Il passaggio dalle auto con motori a combustione convenzionali alle auto elettriche (BEV) avverrebbe certamente in modo ancora più rapido se non persistessero in modo così ostinato certe riserve. Chiariamo qui di seguito i pregiudizi più comuni.

 

1. Autonomia ridotta

La «paura dell’autonomia» è ancora oggi l’argomento più comune citato tra le riserve nei confronti dell’elettromobilità. Ma maggiore è l’autonomia dei veicoli elettrificati, meno ragioni ci sono per temere di rimanere a piedi con la batteria scarica. Attualmente, le auto elettriche più comuni possono percorrere tra i 120 e i 600 chilometri con una carica completa. Inoltre, l’autonomia effettiva dipende sempre dallo stile di guida, dalle condizioni meteorologiche, dalla temperatura esterna e dall’età della batteria. Modelli come l’Audi e-tron, la Volkswagen ID.4, lo Škoda Enyaq iV o la CUPRA Born sono adatti anche a viaggi più lunghi con la loro rispettiva autonomia massima.

Per i tragitti quotidiani, le auto elettriche sono ormai entrate da molto tempo nel nostro presente. 

2. Troppo costosa

Nell’ultimo decennio, il prezzo delle batterie agli ioni di litio è sceso più di dieci volte per ogni kWh di capacità di memoria. Questo, insieme a un maggiore volume dell’offerta e di produzione, ha avuto un impatto diretto sul prezzo finale delle auto elettriche. Ulteriori riduzioni relative e significative dei prezzi dei BEV rispetto ai veicoli con motore a combustione si hanno anche ogni volta che i valori limite per le emissioni di CO2 delle autovetture vengono inaspriti e il loro mancato raggiungimento viene sanzionato con una tassa d’incentivazione.

L’associazione di settore auto-schweiz stima che l’importo totale di tali tasse per autovetture e veicoli commerciali leggeri raggiungerà nel 2020 qualche centinaio di milioni di franchi. Secondo i calcoli della società di consulenza Jato Dynamics Ltd, se non verranno adottate misure come gli incentivi per le auto elettriche, in tutta Europa l’importo totale delle tasse potrebbe aumentare considerevolmente negli anni a venire.

Gran parte di queste tasse influenzerà la politica dei prezzi dei veicoli con motore a combustione e quindi indirettamente renderà i veicoli elettrici più economici. Già oggi, non c’è quasi nessuna differenza di prezzo significativa tra un’auto elettrica e un’auto con motore a combustione equivalente. Quindi vale la pena fare un confronto. Senza dimenticare che i costi di servizio sono più bassi per un BEV che per un veicolo con motore a combustione.

 

3. Ricarica lunga

La durata della ricarica di un veicolo elettrico dipende da tre fattori: la capacità della batteria, la tecnologia di ricarica della batteria e la potenza di ricarica della presa elettrica. Gioca anche un ruolo importante se si carica completamente la batteria o solo fino all’80 percento. Gli ultimi punti percentuali richiedono un tempo relativamente lungo. Chi ricarica l’auto elettrica a casa usando una wallbox, ha bisogno di più tempo rispetto a una ricarica rapida presso un distributore di carburante o in una stazione di servizio autostradale. A casa, tuttavia, si ha più tempo a disposizione e non bisogna aspettare che la batteria torni a essere carica, specialmente se l’auto viene collegata alla rete elettrica durante la notte.

La potenza di ricarica varia tra 3,7 e 350 kW, il che corrisponde a una pausa caffè di pochi minuti o ad un tempo di attesa di diverse ore. Fondamentalmente, il tempo di ricarica di un’auto elettrica può essere facilmente calcolato in tutta autonomia usando questa formula: capacità della batteria (kWh) / potenza di ricarica (kW) = tempo di ricarica (h).

 

4. Rischio di incendio in caso di incidente

Non si può mai escludere completamente che un veicolo prenda fuoco in caso di incidente o a causa di un difetto, indipendentemente dal tipo di trazione. Tuttavia, non ci sono prove che le auto elettriche abbiano più probabilità di prendere fuoco rispetto alle auto con motore a combustione. Inoltre, tutte le auto che ottengono un’immatricolazione devono soddisfare i requisiti legali di sicurezza. Questo vale per tutti i veicoli alimentati a benzina o diesel, a gas naturale o gas liquido, o elettrici con una batteria.

Nel caso delle auto elettriche, i componenti elettrici devono avere una protezione a «sicurezza intrinseca» in modo che il flusso di corrente dalla batteria sia interrotto in caso di difetto. In caso di incidente, la batteria viene immediatamente e automaticamente scollegata dagli altri componenti e dai cavi ad alta tensione in modo che non ci sia più tensione elettrica. In caso di incendio, i pompieri devono mantenere maggiori distanze di sicurezza e hanno bisogno di più acqua per spegnere l’incendio. A conti fatti, però, un’auto elettrica è sicura tanto quanto un’altra auto qualsiasi.

 

5. Poche stazioni di ricarica

In Svizzera, la rete di stazioni di ricarica già oggi è ben sviluppata. La Svizzera mostra un ottimo risultato anche facendo un confronto internazionale. Circa 2500 stazioni di ricarica pubbliche sono disponibili in tutto il paese. Lo European Alternative Fuels Observatory elenca un totale di 7000 punti di ricarica in Svizzera. L’espansione è dovuta agli investimenti del settore pubblico, ma anche del settore privato.

Imprese elettriche, rivenditori, hotel ed esercizi di ristorazione, in particolare, hanno installato stazioni di ricarica. Inoltre, a Berna e Schlieren si stanno convertendo i lampioni stradali nella zona blu per fungere da stazioni di ricarica come parte di un progetto pilota. Anche Basilea sta portando avanti un progetto pilota con un’infrastruttura di ricarica nella zona blu. Anche chi non ha una possibilità di ricarica a casa, sarà sempre più in grado di caricare in futuro la propria auto elettrica davanti alla porta di casa. Per i viaggi più lunghi all’estero, ad esempio in vacanza, è necessaria un po’ di pianificazione per assicurarsi di arrivare a destinazione senza pensieri.

 

 

6. Troppo pesante

Una batteria in un’auto elettrica pesa tra i 300 e i 750 chilogrammi, il che è chiaramente un fattore che si fa sentire sul peso. Più pesante è un’auto, più energia deve essere utilizzata per poterla muovere. Questo peggiora l’impatto ambientale. D’altra parte, l’unità di propulsione di un’auto elettrica è molto più leggera di un motore a combustione e non ha bisogno né di un cambio né di una frizione convenzionali. In una ID.4, per esempio, l’unità di propulsione pesa 90 chilogrammi.

Per un confronto: un motore a combustione e un cambio manuale o automatico pesano insieme tra i 150 e i 300 chilogrammi, a seconda della cilindrata. Nel complesso, un’auto elettrica pesa effettivamente di più a causa della batteria, ma non così tanto come si potrebbe pensare.

 

7. Pagamento complicato

Se l’auto elettrica viene caricata usando una wallbox a casa, il costo della ricarica della batteria apparirà sulla prossima bolletta. Questa è probabilmente la soluzione più semplice. In viaggio, si può pagare tramite app, con una carta di ricarica o una carta di credito, il che offre un’ampia scelta e non è nemmeno molto complicato.

In futuro, i dati identificativi verranno memorizzati nell’auto. Non appena l’auto viene collegata a una stazione di ricarica, questa sarà riconosciuta e la fatturazione avverrà automaticamente. E presso alcune stazioni di ricarica pubbliche, come i parcheggi dei grandi distributori, non si deve pagare nulla.

 

8. Per niente ecologica

Persiste ostinatamente il pregiudizio che un’auto elettrica sia in realtà più inquinante di un motore a combustione, se si considerano le emissioni di CO2 necessarie per la produzione del veicolo e dell’energia elettrica per la sua alimentazione. Nuove ricerche delle università di Exeter (GB), Cambridge (GB) e Nijmegen (NL) mostrano un quadro diverso. Secondo lo studio, le auto elettriche causano meno emissioni complessive nella maggior parte dei casi, anche se vengono utilizzati combustibili fossili nella loro produzione. Si dice che un’auto elettrica sia più rispettosa del clima di un’auto equivalente con motore a combustione nel 95 percento dei casi. Più alto è il chilometraggio, più efficiente diventa un’auto elettrica.

L’elettromobilità è più ecologica quando la maggior parte dell’elettricità necessaria per caricare la batteria proviene da fonti rinnovabili. Se questo è il caso, come in Svizzera, le emissioni totali di un veicolo elettrico sono fino al 70 percento inferiori rispetto a quelle di un veicolo con motore a combustione per tutta la durata di vita dell’automobile.

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